Arti e Gestalt Convegno 2023

Abstract interventi e bio

Eventi Extra

CLAUDIA BOMBARDELLA

PICCOLO INNO ALL’UNIVERSO. VOCE, FORMA E MEDITAZIONE IN MOVIMENTO

Evento Musicale

La proposta di Claudia Bombardella è lo studio e realizzazione di un breve corale (a tre voci) applicato a una semplice forma di Qi gong.

ll workshop vede il coinvolgimento di un gruppo di lavoro che dall’apprendimento della forma fisica e canora passa alla pratica in una performance che si può vedere, ascoltare o nella quale è possibile entrare. Concentrazione, ascolto interiore sono gli elementi cardine del lavoro.

Il breve corale è scritto e arrangiato da Claudia Bombardella su un testo arabo “benvenuto con la parola che porti tu che sei mandato a noi” come seme per il rinnovamento in atto sul pianeta. La forma di Qi gong è semplice ed ha la funzione di agire da stimolo su tutti i meridiani e quindi è altamente riequilibrante e potenziante.

La pratica di questa forma di meditazione è di forte impatto emotivo (dovuto essenzialmente all’intensità del corale) e aiuta ad entrare in uno stato contemplativo profondo, oltre a riportare coerenza ed equilibrio al sistema energetico umano. Per questo una volta appresa potrà essere ripetuta anche a lungo.

sabato 28 ottobre dalle 17.00 alle 20.00

in presenza presso la scuola di Danza Nijinsky (Via San Romano 13, Settignano)

Ai partecipanti è richiesto di avere una pratica di canto base.

Evento ad offerta libera

Claudia BombardellaCLAUDIA BOMBARDELLA

Musicista, compositrice, polistrumentista, cantante. Da circa 30 anni sviluppa la sua meticolosa e appassionata ricerca nello studio di svariati strumenti (sax baritono, clarinetti, violoncello, fisarmonica e vari strumenti etnici), la voce umana, principi di fisica quantistica e il Taiji. Parallelamente alla ricerca Claudia sviluppa il suo talento come compositrice, scrive ed arrangia le musiche per numerosi progetti e formazioni. Nel 2008 le viene riconosciuto il Premio Teresa Viarengo.

La Guerre et l’Amour

Miniconcerto, anteprima di un progetto di Musica-Teatro

Evento Musicale


la guerre et l'amour

Voce: Valentina Barlacchi (Sami),
Pianoforte: Giancarlo Dimichele,
Violoncello Petru Gabriel Horvath,
Fisarmonica, arrangiamenti, produzione artistica: Giulio Clementi,
Audio e luci Andrea Tamassia (FONEN)

venerdi 3 novembre dalle 19.45 alle 20.45

Evento gratuito presso la Chiesa di Santa Maria a Settignano (Piazza Niccolò Tommaseo, 18, Settignano Firenze)

CECILIA GALLIA

AD ABBRACCIARE IL GIORNO


Camminata silenziosa verso la luce dell’alba, per lasciarsi cogliere da quell’attimo di stupore autentico in cui la sensazione si manifesta. Prima che la mente intervenga a discernere, definire, nominare.
Niente da fare, eseguire, cercare, soltanto camminare in silenzio uno dietro l’altro con i sensi aperti e la mente libera, consapevoli di non essere soli ma elemento di un organismo.

sabato 4 novembre dalle 6.30
Incontro libero gratuito aperto a tutti
Ritrovo in piazza

 

Cecilia GalliaCECILIA GALLIA

Attrice e regista, burattinaia, speaker, conduttrice di laboratori teatrali per adulti e bambini. Voce degli audiolibri per l’Unione Italiana dei Ciechi dal 1999. Ha collaborato con numerose istituzioni e partecipato a spettacoli prodotti da diverse compagnie italiane e straniere. Integra la pratica teatrale con elementi di ArtCounselling. Ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ‘70 del ‘900 al seguito di Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba. In precedenza aveva studiato psicologia. Ha conseguito un master in ArtCounselling.

CENA SOCIALE

sabato 4 novembre

casa del popolo settignano
 

Cena sociale alla Casa del Popolo (15 €) su prenotazione obbligatoria – scrivere a festivalartiegestalt@gmail.com

UNA PENSATA FESTA IMPROVVISATA

Hugolini DJset

Serata di musica per ballare aperta a tutti Sabato 4 novembre

sabato 4 novembre

Settignano CDP Hugolini DJ Set - Sabato 4 novembre 2023
 

Lorenzo Hugolini è un cantante, scrittore di canzoni e dj: suonava nei Martinicca Boison con i quali ha prodotto per Materiali Sonori 4 cd prima di pubblicare nel 2017 il suo primo cd solista uscito per Bmg Italy, ed aprire tutti i concerti del tour estivo di Francesco Gabbani.

•Il suo djset è un miscuglio di musica pop, elettronica e tropicale: imperdibile!

Plenarie

ALESSANDRA BALLERINI

SOLI DENTRO, ESCLUSI FUORI. LA PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ E LA VIOLAZIONE DELLA DIGNITÀ DENTRO E FUORI I LUOGHI DI RECLUSIONE

ALESSANDRA BALLERINI

avvocato-alessandra-ballerini-genovaSono Avvocata specializzata in diritti umani e immigrazione.

Difendo le famiglie di Giulio Regeni, Mario Paciolla, Andy Rocchelli, Nadia De Munari, Michele Colosio, cittadini italiani, difensori dei diritti umani, uccisi all’estero.

Faccio parte di “Avvocati di Strada” per la tutela dei cittadini senza dimora e sono osservatrice dell’associazione Antigone che opera per i diritti delle persone private della libertà. Ho visitato carceri e centri di accoglienza e detenzione, in Italia, ma anche in Mozambico ed in Slovenia. Come consulente della “Commissione Diritti Umani” del Senato, ho partecipato ai lavori di monitoraggio dei centri di accoglienza e di detenzione per stranieri ed alla stesura nel 2006 del Libro Bianco sui Cpta (Centri di Permanenza Temporanea e assistenza); collaboro con la campagna LAsciateCiEntrare per il monitoraggio e la chiusura dei luoghi di reclusione amministrativa per migranti. Sono socia fondatrice dell’associazione ADIF (diritti e frontiere).

Ho presentato diversi ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo anche contro le espulsioni di massa di profughi.

Collaboro con la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo, con Lega Braccianti e le Suore della Misericordia. Collaboro con l’ufficio immigrati della Cgil e mi occupo di donne vittime di violenza, affidi di minori, tutela di emarginati e delle così dette fasce deboli. Inoltre collaboro con la Caritas di Ventimiglia e sono consulente di Terre des Hommes per la tutela dei minori non accompagnati.
Insieme ai colleghi del “Genoa Legal Forum” ho seguito le cause di risarcimento nell’interesse di alcuni manifestanti pacifisti feriti durante il G8 di Genova del 2001, nonché i ricorsi contro le espulsioni dei manifestanti stranieri.

Con il “Teatro di nascosto” di Volterra ho partecipato agli spettacoli “Dinieghi” e “Rifugiati”, messi in scena al Parlamento Europeo e in diversi Teatri italiani.
Dal 12 ottobre 2016 sono iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti.
Sono autrice insieme a Paola Deffendi e Claudio Regeni del libro “Giulio fa cose” (ed. Feltrinelli, 2020). Sono autrice con Alessandro Benna del libro “Il muro invisibile” (ed. Fratelli Frilli, 2002) e ho partecipato insieme agli altri colleghi del Genoa Legal Forum alla stesura del libro “Dalla parte del torto”.

Nel 2013 con Melampo edizioni ho pubblicato il libro “la vita ti sia lieve” storie di migranti ed altri esclusi.

GUIDALBERTO BORMOLINI

Dalla solitudine all’infinitudine.
La morte dell’ego e la rinascita nel corpo mistico

La solitudine, in tutta la storia dell’umanità, corrisponde a due poli opposti: da un lato la solitudine imposta, subita, non desiderata di una civiltà d’individualismo in cui sono distrutti i tessuti comunitari, e in cui le relazioni reali sono sostituiti da relazioni vuote e virtuali, e dall’altro lato la solitudine del mistico, dell’eremita, di chi si fa seppellire per vivere altra vita.

Siamo tra questi due poli. Gli esseri umani nella vita ordinaria non possono anelare alla solitudine mistica, ma possono ogni tanto rinchiudersi nell’eremo del proprio cuore ed entrare nella comunione infinita. E’ quello che tutti i popoli riconoscono  come il corpo mistico, la danza del cosmo, l’unità cosmica che permette, superato l’individualismo, di non sentirsi mai soli.

GUIDALBERTO BORMOLINI

Guidalberto Bormolini_foto

Sacerdote in una comunità di meditazione cristiana, antropologo, direttore del master Tutto è vita, esperto di dialogo interreligioso.

Guidalberto Bormolini, già operaio di una falegnameria artigiana e in seguito liutaio, attualmente è religioso e sacerdote in una comunità di meditazione cristiana.

Laureato alla Pontificia Università Gregoriana, ha conseguito la Licenza in Antropologia Teologica ed è dottorando in Teologia Spirituale presso l’Ateneo S. Anselmo a Roma. Si occupa di accompagnamento spirituale dei morenti ed è docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova.

Si dedica in particolare allo studio: delle discipline ascetiche nel monachesimo cristiano ed ai rapporti tra il corpo e la vita spirituale; della spiritualità cristiana in relazione all’amore per la Creazione; del dialogo interreligioso; della morte e il morire nelle grandi religioni e tradizioni sapienziali.

MARIANO PIZZIMENTI

LA SOLITUDINE: NECESSARIA O PATOLOGICA ?

Gaber cantava : “La solitudine non è mica una follia. È indispensabile per star bene in compagnia”[i].

Di che solitudine vogliamo parlare? Di quella agognata da chi vive sommerso da aspettative e richieste di altri o del vuoto senza fine di chi sprofonda nella depressione ? Della solitudine necessaria alla scrittrice per ritrovare la propria ispirazione o dell’allucinatoria esperienza dell’amante lasciato/a che si sente solo/a anche circondato/a dalle amicizie ? Dell’umiliante solitudine di chi subisce lo stigma della diversità o della persona sola al comando che nella solitudine trova il prezzo da pagare per il suo potere?

La solitudine può essere cercata. Allora abbiamo la solitudine che ci canta Gaber : il ritirarsi dall’ambiente abituale per ritrovare l’equilibrio perso ; il distacco per poter mettere tra parentesi pensieri e/o fantasie invadenti ; l’assenza di stimoli che ci da riposo e ci fa ritrovare il desiderio dell’altro/a.
Oppure la solitudine può essere subita. Allora diventa la gabbia di un’identità cristallizzata da cui non è possibile alienarsi. Identità in cui l’io può radicarsi per inconsapevolezza e spinto da una cultura patriarcale che alimenta il delirante mito dell’indipendenza. La solitudine rappresenta la vera polarità della sessualità.

Il fine della sessualità è l’orgasmo, cioè l’unione con l’altro/a senza bisogno di confini. La solitudine è essere circondato/a da confini rigidi ed invalicabili da cui non possiamo uscire. La solitudine subita è una patologia della consapevolezza che colpisce sia l’individuo che l’ambiente in cui vive.
(G. Gaber – La solitudine)

Mariano Pizzimenti -MARIANO PIZZIMENTI

fondatore e direttore della Scuola Gestalt di Torino, già presidente della FISIG (Federazione Italiana Gestalt School Institute). Da oltre 35 anni forma terapisti e consulenti della Gestalt a livello nazionale e internazionale. Direttore della rivista web: Figuremergenti. Autore del libro ,”Aggressività e sessualità”. Coautore del libro “ABC Gestalt” e coautore con Barbara Bellini di “Gestalt Sexology Manual”. Cofondatore del Centro di Sessuologia della Gestalt di Torino.

VALENTINA F. BARLACCHI

VOCI PER LA DEMOCRAZIA. DAGLI EROI A UNA COLLETIVITÀ DI CUORI PENSANTI

 

valentina barlacchiVALENTINA F. BARLACCHI

Psicoterapeuta della Gestalt, direttrice didattica e supervisor di Istituto Gestalt Firenze (IGF) e FISIG. Formatrice in psychosocial support in progetti umanitari (Lampedusa, Libano, Siria, Kurdistan iracheno, Palestina, Gaza, Giordania, Brasile, Thailandia). Formatasi in teatro e canto con artisti in Italia e all’estero, conduce gruppi di espressione artistica e terapia con teatro, voce e Gestalt. Dal 2003 conduce gruppi teatrali: Baraccaeburattini, Parenti Terribili, con cui realizza spettacoli. Prende parte come voce a Nahawand Project- musica e poesia tradizionale araba e al CD Thinking of Others 2022, per il progetto Aleppo nel cuore (Fondazione Ospedale Meyer, Fondazione il cuore si scioglie), dove svolge seminari di formazione per operatori. Coordinatrice di La Gestalt In Voce e In-Canto, progetto di formazione promosso dall’associazione Azioni e Contaminazioni- Gestalt a mediazione artistica, di cui è cofondatrice. Organizza dal 2016 Convegni annuali di Arti e Gestalt e International Gestalt Training.

PAOLO QUATTRINI

ARTE E COMPORTAMENTO

Tradizionalmente sono riconosciute solo due maniere di governare il mondo emotivo: o reprimere o agire. In realtà esiste uno spazio intermedio fra un’ipotesi e l’altra che è l’espressione, un modo che funziona psicologicamente come l’agire ma non combina guai nel mondo esterno.

L’espressione non è una caratteristica solo umana, è molto presente già nel mondo animale. Darwin ha scritto un libro fondamentale sull’espressione delle emozioni, che fra l’altro è diventato recentemente à la page con il lavoro di Paul Eckman, il quale ne ha fatto una base di indagine relativa alle espressioni umane: da qui il telefilm lie to me, in cui il tema risulta orribilmente appiattito, ma fruibile per il grosso pubblico.

Darwin afferma che le emozioni espresse sono riconoscibili nei movimenti dei muscoli facciali: da lì in effetti si vede, ma non come nel telefilm, che appare come una cosa meccanica, mentre è qualcosa che, diciamo così, si annuncia, si intravede, si intuisce.

Darwin fa vedere quanto è importante nel mondo animale: per esempio, quando due cani si affrontano, in genere in primo luogo lo fanno abbaiandosi contro, e spesso abbaiandosi esauriscono lo scontro senza che nessuno dei due riporti ferite.

Questo da un punto di vista della sopravvivenza dell’individuo e della specie è un vantaggio enorme. Altro esempio straordinario sono le scimmie urlatrici: vivono in tribù sugli alberi, e quando si scontrano con quelle dell’albero vicino tutto il resto della tribù arriva in aiuto, e urlano come se volessero annientarsi reciprocamente col suono. E così fanno una guerra terribile senza morti né feriti.

Paolo QuattriniPAOLO QUATTRINI

Direttore scientifico Istituto Gestalt Firenze, psicologo-psicoterapeuta, supervisore-didatta FISIG e FeiG.
Didatta in corsi di formazione in psicoterapia della Gestalt in Italia, Spagna, Polonia, Brasile, Portogallo, Libano, Messico, Thailandia. Ha pubblicato oltre a vari articoli, “Il Manuale di Psicoterapia a uso del paziente”, “Fenomenologia dell’esperienza” (Zephyro ed. 2007) e “Per una psicoterapia fenomenologico-esistenziale” (Giunti, 2011), “Attaccamento, Carattere, Disturbo della Personalità”, (IN-Formazione N° 29-30 del 2016), “L’Effetto che fa. Considerazioni tecniche sulla pratica della Gestalt” (Armando Editore, 2021).

Workshops

ALESSANDRA BEDINO

VOCI DALLA SOLITUDINE

Esperimento di scrittura teatrale

Immaginare uno spazio, mettere a fuoco qualcuno che lo abita, vedere i suoi movimenti, ascoltare le sue parole: scrivere è sognare a occhi aperti, forse anche ricordare, rivivere.

Il teatro fa qualcosa di più: dà spazio, voce e corpo ai sogni.
Così chi vede il teatro (dal greco θεάομαι – guardare) infondo vede i sogni di un altro, ci entra dentro e può viverli come fossero suoi.
E’ la scrittura teatrale che ha il compito di rendere possibile tutto ciò: mette in situazione chi parla per far sì che chi ascolta possa entrarci il più velocemente possibile.

Nel nostro workshop useremo il tempo a disposizione per fare un esperimento di immaginazione e poi di scrittura teatrale guidata, in cui ognuno proverà a entrare in uno spazio immaginario per ascoltare la voce della solitudine.

C’è teatro anche nella solitudine perché dentro, attori o spettatori, siamo sempre in tanti.

ALESSANDRA BEDINOALESSANDRA BEDINO

Attrice e autrice di teatro, regista, formatrice teatrale. Lavora con molte compagnie teatrali tra cui Atto Due – Laboratorio Nove, Teatro Metastasio, EsTeatro, Teatro Archètipo, RumorBianc(0).
Tra gli ultimi spettacoli: The Approach, di Mark O’Rowe, regia Andrea Macaluso, Festival Intercity Dublin; Le donne di Shakespeare, drammaturgia originale di Camilla Mattiuzzo, regia Chiara Renzi, RumorBianc(0); Le presidentesse di Werner Schwab, regia Riccardo Massai; La Casa sognata, conversazioni telefoniche per un teatro intimo, progetto selezionato nell’ambito di “Così remoti, così vicini – Nuove idee per un teatro a distanza” di Fondazione Toscana Spettacolo e Regione Toscana.
Porta in scena monologhi di cui è anche autrice: La Signora Pirandello; Tanto Gentile, sulla figura femminile attraverso la letteratura; Lettera alla madre, dal romanzo di Edith Bruck; Windy racconta, shampoo, forbici e pazienza, dal romanzo di Lars Gustafsson; La fabbrica delle donne.

BARBARA BELLINI e MARIANO PIZZIMENTI

SESSUOLOGIA E SOLITUDINE

Nell’ultimo libro di Perls appena uscito , la Psicopatologia della Consapevolezza (Astrolabio, 2023) egli sostiene che il fine della sessualità è sempre l’orgasmo, ovvero l’esperienza di non aver bisogno dei propri confini nell’unione con l’altrə. Altra affermazione di Perls è che qualsiasi identità è nevrotica.
In questo workshop ci concentreremo su come l’irrigidimento dei confini crei solitudine e su come la solitudine giochi un ruolo importante nello sviluppo dei disturbi sessuali.
Vedremo questo sia dal punto di vista teorico che attraverso momenti esperienziali.

Barbara BelliniBARBARA BELLINI

Pedagogista e psicoterapeuta della Gestalt, didatta, Responsabile dei Tirocini per la Scuola Gestalt di Torino, Supervisore riconosciuto dalla FISIG, Counsellor e operatore II livello di EMDR. Autrice di varie pubblicazioni sulle tematiche sessuali, tra cui “Sessuologia della Gestalt. Manuale imperfetto per continuare la rivoluzione sessuale” (Franco Angeli, 2022) e cofondatrice del Centro di Sessuologia della Gestalt di Torino. Da anni lavoro con le tematiche sessuali e conduco corsi di Educazione sessuale nelle scuole del Piemonte.

 

Mariano Pizzimenti -MARIANO PIZZIMENTI

fondatore e direttore della Scuola Gestalt di Torino, già presidente della FISIG (Federazione Italiana Gestalt School Institute). Da oltre 35 anni forma terapisti e consulenti della Gestalt a livello nazionale e internazionale. Direttore della rivista web: Figuremergenti. Autore del libro ,”Aggressività e sessualità”. Coautore del libro “ABC Gestalt” e coautore con Barbara Bellini di “Gestalt Sexology Manual”. Cofondatore del Centro di Sessuologia della Gestalt di Torino.

 

GIULIA CAVALLINI e SARAH SPEZIALI

SO-STARE IN SOLITUDINE

Workshop di sperimentazione corporea attraverso gli elementi.

“La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno” Jim Morrison
Prendersi cura della nostra solitudine aderendo ad immagini naturali con attenzione ed ascolto organico dei nostri sensi. Attivare un dialogo interno ricco e nutriente facendoci permeare da un processo di embodiment degli elementi: terra, acqua, aria e fuoco.
Connettersi ed allearsi con se stessi risvegliando l’auto-sostegno caratteristico dell’esperienza interiorizzata dell’ holding materno parlando in termini Winnicottiani.
In questo workshop accompagneremo gli/le partecipanti in un’esperienza corporeo-vocale degli elementi nel dialogo intimo con se stessi facilitando in seguito la condivisione dell’esperienza attraverso una seconda parte grafico-proiettiva.
Non è richiesta alcuna preparazione fisica, ma unicamente abbigliamento comodo.

Giulia CavalliniGIULIA CAVALLINI

Psicologa e psicoterapeuta della Gestalt, insegnante certificata di Metodo Mimico di Orazio Costa, diploma sostenuto presso Teatro della Pergola.
Insegnante per dieci anni presso CAE- Centro di avviamento all’espressione della Fondazione Teatro della Toscana, si è specializzata nella relazione corpo-voce.
Fondatrice e Regista della realtà di Teatro Immersivo Firenze si occupa di sperimentazione teatrale e linguaggi performativi con nuova drammaturgia in luoghi non convenzionali. Presidente dell’Associazione Naturalis Euphoria APS si dedica al rapporto tra natura e arte con installazioni, spettacoli, progetti sul territorio nazionale. Dal 2020 è podcaster insieme a Valerio Bellini del live talk e podcast “Solo se ti rende felice” che si occupa di identità sessuale, body positivity, cultura queer e spazi felici. Un luogo safe dove impariamo ad essere intersezionali. E’ anche insegnante di recitazione presso il Teatro delle Arti di Lastra a Signa dove cura un corso di Teatro terapeutico diretto a chi desidera conoscere il teatro come strumento di crescita personale e veicolo di cambiamento.

Sarah SpezialiSARAH SPEZIALI

Nasce come pedagogista e formatrice in Italia, creando corsi di aggiornamento e scambi culturali per docenti in Islanda, Finlandia e Inghilterra. Si specializza successivamente in ambito terapeutico a Londra come teatro e movimento terapeuta, e come life coach. Lavora alla University of London supportando studenti a coltivare il benessere mentale e in aziende con formazioni sull’intelligenza emotiva e la gestione dello stress. Rientra in Italia, a Firenze, qualificandosi come psicologa del lavoro e avviando una ricerca di dottorato sul benessere psicologico in ambito accademico presso l’università IUL.
Sarah lavora in presenza e online creando spazi di crescita personale individuale e di gruppo, con focus sulla partecipazione attiva e l’esperienza creativa in ambito di benessere mentale. Per conoscere meglio il lavoro di Sarah, visita www.sarahspeziali.com

SERENA DRAGHI LORENZ

IN COMPAGNIA DI SÉ STESSI

Credo non siamo abituati a dare valore alla solitudine che se diventa ascolto ed esperienza del sentire si apre verso un’ infinitudine di possibilità in continuo movimento.
La parola con cui usualmente comunichiamo stabilizza e reifica ma spesso banalizza l’esperienza, la trasforma in qualcosa d’ altro di più astratto mentre “il mondo interno, e nel tempo, cioè esiste, cioè si muove costantemente” . (Paolo Quattrini)
In questo workshop cercheremo quindi di costruire insieme una radura nel bosco per esplorare e donare nuovo senso all’esperienza della “solitudine”, trasformandola in sorgente, recinto sacro, paesaggio incarnato e trascendente allo stesso tempo.
Sarà proposta una pratica di due ore in silenzio, attenzionando e avendo cura, curiosità, gratitudine (ma anche un pizzico di umorismo profano può non guastare) della propria dimensione interiore.
Sarete invitati ad entrare senza parlare trovare un vostro posto sicuro ed ad occhi chiusi ascoltarvi. Un suono indicherà il momento in cui, se volete, potete aprire gli occhi iniziare a muovervi per dare forma, gesto, ritmo, come in una preghiera rituale, a ciò che sentite (voci interiori, immagini, emozioni). Un secondo suono cadenzerà il momento in cui in cerchio ci saluteremo e ognuno riandrà per la sua strada solo o in compagnia (perlomeno di sé stesso).
Venire vestiti comodi con un paio di calzini caldi.

“Quando ascolti, ascolta qualcosa in più.
Non solo il suono, ma anche il silenzio”
(Gurudev Sri Sri Ravi Shankar)

“Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare
e solitudine la morte.
Eppure tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare,
che e un’ anima al cospetto di sé stessa: infinità finita.”
(Emily Dickinson)

Serena Draghi LorenzSERENA DRAGHI LORENZ

Gestaltista, Presidente dell’Associazione la fonte APS (Associazione di Promozione sociale per la diffusione di una psico-pedagogia inclusiva fondata sul riconoscimento del valore delle arti e della comunicazione interpersonale) per il quale Centro di Ascolto svolge attività di Psicologa e Arte e Danza- Movimento Terapeuta e organizza attività di formazione e laboratori ludico-didattici ed espressivi in diversi Servizi e Scuole del territorio fiorentino. E’ inoltre coordinatrice presso l’IGF e membro del Gruppo di Lavoro Benessere scolastico presso l’Ordine degli Psicologi della Toscana.

MIRKO FILIPPI e MARIALISA PINORI

IL SILENZIO DEL FOGLIO BIANCO. L’INIZIO DELLA TRASFORMAZIONE

La ricerca artistica si basa sul processo di trasformazione.

Ma per affrontare un processo di trasformazione è necessario considerare anche tutto ciò che ci crea disagio.

Esistono situazioni o condizioni che molto spesso non ci fanno sentire a proprio agio o che in qualche modo ci scopriamo inadeguati e scomodi nello “stare” in esse.

Condizioni e situazioni che per convenzione sono quelle da noi meno esplorate, meno volute e quindi meno conosciute:
il vuoto, il silenzio, la tristezza, la lentezza, la solitudine…

Restare in solitudine, in assenza di idee, immagini, suoni, significa restare nel “vuoto fertile” (come diceva Perls), condizione necessaria per la partenza o la nascita di un qualcosa, di una trasformazione.
Il workshop in questione si propone di esplorare le sensazioni che questo “vuoto” genera in noi.

Innanzitutto l’emozione! Soltanto poi la comprensione!
P. Gauguin

Mirko FilippiMIRKO FILIPPI

Lavora nel campo della grafica e dell’illustrazione.
Nel campo editoriale ha pubblicato diversi libri illustrati e fumetti per l’infanzia.
In collaborazione con enti pubblici e privati, organizza corsi di disegno creativo, fumetto per bambini, illustrazione per bambini e adulti.
Da sempre coltiva la passione per la pittura allestendo periodicamente mostre ed eventi collettivi.

 

Marialisa PinoriMARIALISA PINORI

Psicologa-psicoterapeuta, bioenergetica.
Ha una doppia formazione prima in Gestalt, presso l’Istituto Gestalt di Firenze e poi in Bioenergetica diplomata presso la SIAB di Milano. Da tempo lavora come libera professionista, ma contemporaneamente ha collaborato come formatrice anche con enti pubblici quali Università di Pisa e vari istituti privati. Si occupa di relazione di aiuto e formazione utilizzando il corpo, l’arte e la creatività come mezzo facilitatore di comunicazione e di espressione del proprio mondo emotivo.

CECILIA GALLIA

MASCHERE IN SCENA: DALLA COMMEDIA DELL’ARTE ALLA COMMEDIA DELLA VITA

Pensiamo ad Arlecchino, Pantalone, Colombina, Capitan Fracassa per ciascuno di loro ci verrà in mente un tratto fisico o caratteriale. In estrema sintesi questa è la Commedia dell’Arte: i personaggi sono fissati e riconoscibili, la tecnica dell’improvvisazione ne regola le interazioni. Come possiamo utilizzare oggi questo patrimonio secolare? La codificazione teatrale ci offre un terreno protetto in cui mettere in scena situazioni e conflitti del quotidiano odierno.

Cecilia GalliaCECILIA GALLIA

Attrice e regista, burattinaia, speaker, conduttrice di laboratori teatrali per adulti e bambini. Voce degli audiolibri per l’Unione Italiana dei Ciechi dal 1999. Ha collaborato con numerose istituzioni e partecipato a spettacoli prodotti da diverse compagnie italiane e straniere. Integra la pratica teatrale con elementi di ArtCounselling. Ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ‘70 del ‘900 al seguito di Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba. In precedenza aveva studiato psicologia. Ha conseguito un master in ArtCounselling.

SILVIA GIANI

ALONE or LONELY?

Breve tentativo di solitudine generativa

Propongo un’esperienza per sperimentare il diventare “stranieri a sé stessi”, come suggerisce un famoso saggio della filosofa Julia Kristeva. Un’esperienza dove il vuoto fertile o sterile è una questione di scelta. Significa perdere apparentemente la propria identità per costruire nuove possibilità, così come nella Gestalt il contatto con il mondo e con l’altro è una questione di lasciarsi permeare dall’esperienza senza per questo perdere i propri confini.

Silvia GianiSILVIA GIANI

Laureata in Psicologia a Londra, specializzata all’IGF, ha ormai più di 20 anni di esperienza come psicoterapeuta sia nel servizio pubblico che nel privato. Docente presso IGF Firenze e Scuola di Psicoterapia Comparata di Firenze, insegna anche psicologia interculturale presso un’università americana
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ELEONORA IAMPIERI

IO E LEI: I DIVERSI VOLTI DELL’ISOLITUDINE DAL CARCERE ALLA PRIGIONE INTERIORE

Mura. Sbarre. L’incontro con Lei.
Dea dai mille volti, con quale veste ti presenterai a me?
Arida e sferzante isola o aurea crisalide?
In che modo io mi presenterò a te?
Agguerrito guerriero alla pervicace difesa dei confini o umile allievo alla ricerca di un cammino?
In questo workshop esploreremo insieme le variegate terre della solitudine. Ci addentreremo negli intricati territori del carcere grazie anche alle voci dei ragazzi del gruppo “Libera Espressione”, un’attività gruppale da me condotta in un Istituto Penitenziario italiano. Infine navigheremo i mari del nostro mondo interno, perlustrando gli abissi dell’isolamento e cavalcando, con il prezioso aiuto dell’arte, le avvolgenti onde della “solitudine aperta”.

Eleonora IampieriELEONORA IAMPIERI

Psicologa, psicoterapeuta formata all’Istituto Gestalt Firenze, ha un’esperienza decennale nell’ambito penitenziario (Casa di Reclusione di Rebibbia, Casa Circondariale di Cassino e Casa Circondariale di Rieti), attualmente psicologa esperta ex art.80 presso la Casa Circondariale di Rieti dove è responsabile e conduttrice da più di tre anni del progetto “Libera Espressione”.
Lavora come libero professionista e organizza e conduce incontri di sensibilizzazione e workshop psicologici a mediazione artistica e creativa. L’amore per l’arte, in particolare per la fotografia, ha accompagnato tutto il suo percorso personale, tanto da integrarla nei diversi ambiti di intervento professionale.
Sta completando la formazione in “Gestalt Bodywork” con Sergio Mazzei, ha conseguito un master in “Criminologia clinica, psicologia giuridica e psichiatria forense” presso la Sapienza di Roma e diverse formazioni nel campo dell’ArteTerapia.

GIULIA MUREDDU

ANATOMIA PERCETTIVA

Il laboratorio Anatomia percettiva, a cura di Giulia Mureddu, è rivolto ad artisti, performer, educatori, operatori sanitari e chiunque interessato ad approfondire l’idea di un corpo attento alle sue infinite declinazioni. Manipolando, frammentando e stratificando gli elementi corporei e spaziali presenti, la pratica si sofferma su un uso dettagliato, conscio e inconscio, degli arti, del peso, della pelle e delle strutture corporee più profonde in relazione allo spazio, all’altro e all’ambiente circostante.
Mureddu affianca la ricerca sui linguaggi del corpo e della danza allo studio, in corso, di Medicina Osteopatica, sviluppando metodi che vedono l’organismo umano come un’unità strutturata di diversi sistemi interconnessi (scheletrico, muscolare, fasciale e neurologico), in cui le componenti psichiche e biologiche si condizionano reciprocamente e dialogano con l’ambiente esterno.
Il laboratorio propone esperienze di consapevolezza motoria, propriocezione e percezione dell’altro e dello spazio che ci circonda portando l’attenzione verso gesti primari come il camminare, il coricarsi, il respiro, l’osservazione dei dettagli, il tocco, la qualità del gesto, la gravità e la risonanza. I partecipanti saranno accompagnati al movimento utilizzando il proprio corpo come strumento di conoscenza di se stessi, dell’altro e dell’ambiente in relazione con il substrato neurologico, biologico, emotivo, sociale e tattile della persona. Un approccio di ricerca volto a cogliere gli elementi di un flusso inesauribile di convergenze e divergenze a vari livelli: ogni attimo può rivelare e aprire nuove origini e spazi creativi inaspettati; un laboratorio di ricerca del gesto non produttivo ma meditativo, che diviene danza in dialogo con la quotidianità, con l’ambiente e con lo stato fisico, psicologico e cognitivo della persona.

Giulia MuredduGIULIA MUREDDU

Il lavoro di Giulia Mureddu si dirama in un complesso di ricerca, produzione artistica, formazione e progettualità socio-culturali nell’ambito dei linguaggi del corpo e della danza a livello nazionale e internazionale. Le esperienze spaziano da performances con collaborazioni artistiche multidisciplinari, a contesti formativi e di ricerca per istituzioni teatrali, musicali, socio-educative, fondazioni d’arte e musei. Danzatrice, coreografa, insegnante, operatrice culturale e artista residente a Firenze, Mureddu si laurea nel 1995 in Olanda all’Università delle Arti Performative di Amsterdam, dove inizia un’intensa carriera come danzatrice e coreografa. Dal 2008 dirige la propria Compagnia e crea reti di collaborazioni e ricerca tra Olanda e paesi esteri come Repubblica Ceca, Grecia, UK, Medio Oriente e Stati Uniti d’America. Nel 2014 torna in Italia per avviare una duratura collaborazione artistica con il coreografo Virgilio Sieni e il suo Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni. Nel 2020 intraprende, accanto e in parallelo alle attività artistiche, lo studio, ancora in corso, di Medicina Osteopatica all’Università Internazionale Icom a Firenze.

ALESSANDRA PETRONE

EREMI E ABISSI: I TANTI VOLTI DELLA SOLITUDINE NELL’ARTE

L’arte ha rappresentato la solitudine in molte delle sue sfaccettature: solitudine come sperdimento ed estraniazione, come vana ricerca di appartenenza, solitudine come ritiro dal mondo per paura, come perdita della propria identità, come esilio, come un affaccio sull’abisso di cui non si vede il fondo, abisso di cui si può subire l’ attrazione. La solitudine cercata è anche quella degli eremiti, degli asceti, dei mistici. La solitudine interiore può essere vissuta anche come possibilità di accedere alla nostra parte più riposta, quella che raramente ci consentiamo di visitare. Questa parte è forse la più autentica necessaria per capire chi siamo veramente. Insieme visitiamo tutti questi mondi che ci appartengono e forse ne usciremo arricchiti.

alessandra petroneALESSANDRA PETRONE

Psicologa-psicoterapeuta, antropologa. Psicologa, psicoterapeuta, antropologa. Collabora in qualità di didatta-supervisore e formatrice con molte scuole di psicoterapia in Italia e all’estero. Ha lavorato in contesti extra-europei, in America Latina e in Medio Oriente. Autrice del testo “Resist to Exist” – Aracne Editrice 2018.

ANNA RITA RAVENNA

LA SOLITUDINE: VALORE/RISORSA O MANCANZA/OSTACOLO?

Siamo abituati a dare alla condizione ed al sentimento di solitudine connotazione “negativa”. I nostri progenitori ci hanno tramandato il detto ‘Homo sum, humani nihil a me alienum puto’, parole di Terenzio riferite da Seneca. La Psicoterapia della Gestalt ci riconduce ad una visione del mondo in cui non esistono condizioni/emozioni/scelte giuste o sbagliate, buone o cattive, tutto ha valore solo in funzione del contesto, del proprio sentire nel qui ed ora e delle finalità della persona che si assume la responsabilità delle scelte e dei conseguenti comportamenti. Paolo Quattrini aggiunge: il contatto con il mondo interno, oltre che con l’ambiente esterno, ed il dialogo intrapsichico legato alla molteplicità interiorerende la solitudine uno spazio prezioso dove sviluppare con creatività la nostra esistenza.
Nel workshop, partendo da questi postulati e sottolineando la differenza tra condizione e sentimento di solitudine, faremo una breve meditazione sulle nostre esperienze di solitudine e, oltre la condivisione in gruppo, potremo fare un lavoro individuale se…il tempo lo permetterà!

Anna Rita RavennaANNA RITA RAVENNA

Psicologa, psicoterapeuta, co-fondatrice dell’Istituto Gestalt Firenze, supervisore e didatta, fondatrice della Federazione Italiana Gestalt ad orientamento fenomenologico esistenziale, past- president della Federazione Italiana Scuole ed Istituti Gestalt, supervisore clinico presso il SAIFIP-S.C. di Chirurgia Plastica-Ricostruttiva dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. Autrice di pubblicazioni in ambito clinico e formativo e co-autore del libro Transessualismo e identità di genere (1999, Edizioni Universitarie Romane, Roma).

TEATRO COME DIFFERENZA
con FRANCESCA SANITÀ, ELENA TURCHI E PAOLO BIRIBÒ

LABORATORIO “QUELLO CHE AMO”

“Quello che amo” prende spunto dal libro dell’antropologa Francoise Héritier “Il sale della vita” definito “Un piccolo taccuino di intuizioni che ci insegna a ritrovare le tracce della felicità come briciole di pane nella memoria”. Ci è sembrato interessante lavorare su questo tema con i gruppi di Teatro come Differenza per dare o ridare valore alle grandi e piccole cose della vita che ci danno piacere. E ci sembra anche interessante riproporlo all’interno di “Festival di arti e Gestalt” con la conduzione di un’attrice di Teatro come Differenza che attraverso un lavoro sia di scrittura che mimico proverà a portare il gruppo alla scoperta o riscoperta delle piccole cose che abitualmente vengono date per scontate. Al termine segue un video girato sul letto del fiume Pesa frutto del lavoro sul tema, da gli utenti del Servizio Salute Mentale Usl Toscana Centro.

TEATRO COME DIFFERENZA

Con il Coordinamento Teatro come Differenza (TcD) nel 2013 cinque compagnie e cinque registi (Arbus con Francesca Sanità, Arte in Corso con Marilena Manfredi, EsTeatro con Paolo Biribò, Teatro 334 – Isole Comprese con Alessandro Fantechi e Elena Turchi, Sfumature in Atto con Daniele Giuliani) si mettono in gioco nella realizzazione di spettacoli e progetti teatrali collettivi: incontrandosi, confrontandosi, contaminandosi con l’obiettivo di rinnovare la costruzione di un senso del teatro sociale e perseguire la “missione di costruire Comunità, di creare legami, di restituire ai senza parola il diritto di esistere e la possibilità di esprimersi” (www.facebook.com/pages/TEATRO-Come- Differenza).
Dati i risultati estremamente positivi della collaborazione svolta, decidono di formalizzarla prima (novembre 2016) con la costituzione di un’ ATS (Associazione Temporanea di Scopo) poi (maggio 2019) con la costituzione di un’APS, Associazione di Promozione Sociale formata da Arbus, EsTeatro, IsoleComprese teatro per promuoverne lo sviluppo ed ampliarne la portata, l’efficacia e per realizzare a pieno la potenzialità innovativa del coordinamento TcD nel panorama dell’arte nel sociale e nella cultura della comunità in cui operano.

Laboratori sui processi di creazione

TEATRO
con MARIO D’AVINO e DANIELE BENEDETTI
IL PALCOSCENICO DELLA VITA

Attraverso il gioco del teatro prenderemo contatto con noi stessi e con gli altri partecipanti nel qui e ora e cercheremo di liberare l’espressività per ritrovare una comunicazione fluida e di senso. Sperimenteremo diversi ruoli, punti di vista e modi di muoversi nel mondo attraverso la messa in scena di situazioni, conflitti, relazioni che emergeranno in figura durante i lavori del convegno.

Recitare è uno strumento innato e fondamentale di ogni essere umano che fin da bambino ha bisogno di comunicare ed esprimersi per fare esperienza dello stare in relazione con l’altro. In breve tempo sviluppa la propria identità anche praticando e sperimentando diversi ruoli che ha visto recitare ai genitori, fratelli, sorelle e amici.

Recitare è un’arte e come tale ci rivela il carattere unico delle cose, ogni buona interpretazione è sempre qualcosa di unico così come ogni attore è un individuo unico e irripetibile. Pertanto non si può parlare di recitazione in generale, è necessario lavorare su qualcosa di specifico, come i blocchi di quello specifico attore-persona in quello specifico contesto e situazione per andare verso una recitazione in cui fluisce la vita.

Mario D'AvinoMARIO D’AVINO

Nato a Napoli nel 1981, si laurea in Medicina e Chirurgia presso Università degli Studi di Milano. In seguito si diploma in Regia Teatrale e dello Spettacolo presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Consegue la Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt ad indirizzo fenomenologico – esistenziale presso l’Istituto Gestalt Firenze con la direzione scientifica di G. Paolo Quattrini. Attualmente esercita la libera professione come psicoterapeuta parallelamente all’attività di insegnante di recitazione sul territorio di Milano e collabora con l’Istituto Gestalt Firenze come tutor del corso quadriennale di psicoterapia.

 

DANIELE BENEDETTI

Daniele BenedettiDaniele Benedetti è psicologo e psicoterapeuta della Gestalt, specializzato in Gestalt Body Work. Collabora con Istituto Gestalt Firenze come tutor all’interno della scuola di psicoterapia e con Azioni e Contaminazioni. Ha fatto parte per diversi anni della compagnia e laboratorio di teatroterapia Talìatitù. Si interessa di pratiche meditative e mindufulness. Conduce laboratori esperienziali di sviluppo e cambiamento basati sull’approccio gestaltico. Lavora come psicologo e psicoterapeuta a Firenze.

 

 

POESIA E MOVIMENTO
con SHOBHA ARTURI e VALENTINA LONGHI

POETICA DEL CORPO DALL’ESPERIENZA ALLA SCRITTURA

Il laboratorio coniuga l’espressione corporea, la scrittura e l’elaborazione poetica delle esperienze vissute nelle giornate del convegno Arte e Solitudine.
Porgeremo le nostre orecchie e i nostri sensi, perché sentire sia occasione di conoscenza e incontro. E ascolteremo.
Ascolteremo pelle, muscoli e ossa mentre respirano e si muovono e dicono di nuove possibilità espressive. Faremo della danza un’esperienza generativa di contatto con noi stessi e con gli altri. E poi troveremo parole.
Troveremo nel silenzio parole che tornano come eco creativa e poetica. Scriverle sarà come metterle al mondo e lanciare una nuova eco per noi che scriviamo e per chi leggendo le assapora.
La proposta è di un ascolto che è danza e invenzione poetica.

Shobha ArturiSHOBHA ARTURI

Laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Agopuntura e Psicoterapia della Gestalt. Formata in
Costellazioni Familiari, danza e pratiche meditative. Docente presso l’Istituto Gestalt di Firenze, l’Istituto Gestalt Romagna e la Scuola di Counselling a Mediazione Artistica Azioni e ContaminAzioni di Firenze.

 

valentina longoVALENTINA LONGHI

Psicologa e psicoterapeuta della Gestalt ad orientamento fenomenologico esistenziale con una formazione specifica sul lavoro con il corpo e la mindfulness, Didatta associato FISIG, docente e formatrice presso diversi Istituti di Gestalt in Italia. Insegnante di Danza Sensibile.

 

INSTALLAZIONI E PERFORMANCE
con GIANNI CAPITANI e PIERLUCA SANTORO

SOLVE ET COAGULA. LA SOLITUDINE COME MOTORE ESISTENZIALE

La solitudine è un campo dell’umanità che si può estendere dall’interno all’esterno del corpo fisico ma che inevitabilmente comporta il contatto con se stessi. “La solitudine è definita come uno stato emotivo negativo che sorge quando c’è una discrepanza percepita tra le relazioni sociali desiderate e quelle effettive” (Achterbergh et al. 2020, 416; Cacioppo et al. 2015; Perlman, Peplau & Goldston 1984). Ma il concetto di relazione non è limitato a quello con l’altro, Relazione è anche con se stessi e con le proprie parti interne. E per mettere in relazione le proprie parti interne senza che esse siano annichilite da un senso di solitudine sterilizzante ci vuole arte, ovvero creatività. La forza della solitudine diventa quindi necessità di relazione. Dios mio Dios mio A quién asisto? Cuantos soy? Quien es yo? Que es ese intervalo que hay entre mi y mi? (Pessoa-El libro del desasosiego)

In questo workshop tenteremo quindi di creare un campo di relazione creativa, in cui la solitudine si trasformi da forza entropica a risorsa generatrice, da giudizio esistenziale a esperienza artistica. Attraverso il corpo, l’immagine, il suono e il colore.

Gianni CapitaniGIANNI CAPITANI

Artista,diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, Gestalt Counsellor e Formatore AICo, Socio Fondatore di Azioni e ContaminAzioni. Collabora con varie istituzioni e università in Messico dove vive. Formatore in vari istituti di Gestalt.

 

 

Pierluca SantoroPIERLUCA SANTORO

Responsabile della rivista scientifica “Formazione IN Psicoterapia, Counselling, Fenomenologia” e socio fondatore dell’Associazione “Azioni e ContaminAzioni” di Firenze con cui da anni sperimenta l’uso dell’immagine, fotografica e in movimento, come mediatore della relazione d’aiuto. Collabora alla realizzazione di diversi progetti di formazione in Italia e all’estero, in Russia, Thailandia, Libano e Brasile. Formatosi inizialmente in Thailandia con i monaci Theravada in meditazione Vipassana, approfondisce il senso dell’integrazione di tecniche basate sulla Mindfulness e la Psicoterapia della Gestalt.

 

DANZA E VOCE
con CATARINA CAMARA e VALENTINA F. BARLACCHI

DRAMMATURGIE PER UNA SOLITUDINE ACCOMPAGNATA

Cosa può accadere quando una solitudine invita un’altra a ballare e a vibrare insieme?
Laboratorio di improvvisazione e di processi creativi, centrato sul lavoro con il corpo e con la voce.

A partire dalle esperienze dei partecipanti e dagli immaginari evocati da un collettivo solitario durante le giornate del convegno, accoglieremo le figure poetiche che emergono dallo sfondo estetico della solitudine di ognuno.
Abiteremo lo squilibrio, lo spazio errante tra dentro e fuori, riconoscendo il desiderio nascente e l’impulso alla creazione, che irradia nei circuiti e nelle migrazioni del corpo e della voce vibrante e danzante: dal centro alla periferia, dalla frammentazione all’insieme, dalla ripetizione al contrasto.
Lavoreremo per la trasformazione dall’isolamento all’espressione creativa.
Dalla solitudine che reclude e isola, al fare esperienza di “esistere nel tempo e nello spazio”:Soli E in Contatto, nel movimento e nel dialogo tra corpi sonori. Lavoreremo con: la forma, il ritmo, l’intensità e la risonanza.

Caterina CamaraCATARINA CAMARA

Danzatrice, coerografa, coordinatrice del progetto in carcere Corpoemcadeia-Lisbona
Nata a Lisbona, nel 1975. Laureata in diritto presso la Faculdade de Direito di Lisbona e in Danza presso la Escola Superior de Dança di Lisbona. Ha svolto formazione complementare in arti performative al C.E.M. (Centro in Movimento), Fórum Dança, e al centro coreografico La Raffinerie – Charleroi Danse di Bruxell. Ha concluso il corso in Terapia Gestalt presso la Società Luso-Espanhola de Terapia Gestalt de Lisboa. Come interprete e danzatrice è rilevante la collaborazione con la Companhia Olga Roriz, di cui fa parte dal 2003.
Allo stesso tempo sviluppa le sue creazioni artistiche, tiene corsi di improvvisazione e creazione coreografica.
Ha integrato diversi progetti di educazione artistica, incrociando danza, teatro e letteratura, tecniche di intervento nella psicoterapia della Gestalt e giustizia sociale.
Nel suo percorso ha creato movimento per teatro ed è autrice di alcune creazioni coreografiche. Dal 2019 è Coordinatrice Artistica e Sociale di CORPOEMCADEIA (2a edizione – promossa da Companhia Olga Roriz e realizzata nell’ambito dell’iniziativa PARTIS – (Pratiche Artistiche per l’Inclusione Sociale). Nel 2022 è stata invitata a rappresentare il Portogallo al Festival Quartieri di Vita- Life Infected With Social Theatre (con la comunità carceraria di Nisida-Napoli).

valentina barlacchiVALENTINA F. BARLACCHI

Psicoterapeuta della Gestalt, direttrice didattica e supervisor di Istituto Gestalt Firenze (IGF) e FISIG. Formatrice in psychosocial support in progetti umanitari (Lampedusa, Libano, Siria, Kurdistan iracheno, Palestina, Gaza, Giordania, Brasile, Thailandia). Formatasi in teatro e canto con artisti in Italia e all’estero, conduce gruppi di espressione artistica e terapia con teatro, voce e Gestalt. Dal 2003 conduce gruppi teatrali: Baraccaeburattini, Parenti Terribili, con cui realizza spettacoli. Prende parte come voce a Nahawand Project- musica e poesia tradizionale araba e al CD Thinking of Others 2022, per il progetto Aleppo nel cuore (Fondazione Ospedale Meyer, Fondazione il cuore si scioglie), dove svolge seminari di formazione per operatori. Coordinatrice di La Gestalt In Voce e In-Canto, progetto di formazione promosso dall’associazione Azioni e Contaminazioni- Gestalt a mediazione artistica, di cui è cofondatrice. Organizza dal 2016 Convegni annuali di Arti e Gestalt e International Gestalt Training.

ANTONIO RUSSO

Antonio RussoLaureato in Scienze Biologiche presso l’Università agli Studi di Firenze. Diplomato insegnante di Yoga presso la Federazione Italiana Yoga. Iniziato allo Yoga e meditazione nel 1975. Insegnante di Yoga e meditazione dal 1982. Insegnante di Yoga presso L’Università Europea di Fiesole dal 1982
Tiene regolari corsi di Yoga e seminari a Firenze ed in Italia. Collabora con alcuni centri medici con interventi specifici correttivi e riabilitativi